La discarica rappresenta la vera dimensione del nostro tempo ed è l' oggettivazione del sistema economico e politico che stiamo vivendo. Sullo scarto si aprono molte questioni cruciali, prima fra tutte quella del valore. Il consumismo, che è inevitabile e necessario nel capitalismo, fa in modo che si produca prima di tutto “scarto”. Il valore d'uso delle cose nel sistema di produzione capitalista è già sul nascere mistificato dal valore di scambio. La virtualità permea ogni aspetto del mondo capitalista, in quanto ogni cosa assume un valore di scambio che supera e annienta il valore d'uso. Il valore di scambio che assume la merce è il terminale che esprime compiutamente tutte le relazioni di sfruttamento e spoliazione che sono alla base del capitalismo. Una volta denudata da ogni suo valore specifico, la merce divenuta scarto viene messa nuovamente a profitto. In questo suo essere valore indifferenziato, lo scarto, ricorda da vicino il denaro. La spazzatura e il denaro hanno molte affinità. La cultura dominante impone una velocità maggiore nel consumo ed una progettazione della merce che prevede la riduzione a “scarto” in tempi e modi che sono scientifici. Questo vale non solo per le merci materiali ma anche per le idee, la musica ed ogni forma di merce immateriale. Nelle mie camminate tra i rifiuti ho fatto mille voli con la fantasia, ho riutilizzato spesso la spazzatura nelle mie opere.